"NULLA È MENO SCIENTIFICO DI NEGARE CIÒ CHE NON SI SPIEGA...." Jean Valnet

martedì 1 gennaio 2013

La "Capacità di stupirsi" - buon 2013!


Buongiorno Olisti e ben svegliati in questo primo giorno del nuovo anno.
E’ un po’ che non pubblico post e il passaggio di anno mi  offre l’occasione per fare il punto di questa esperienza da blogger.
E’ un’esperienza che mi ha regalato tanto e che, soprattutto, mi ha fatto avvicinare e comprendere il mio bisogno di comunicare;  di esprimere pensieri e parti di me che sentivo più “costrette” e inespresse. Volevo condividere e cercare ascoltatori con cui confrontarmi.
All’opportunità di questa “acquisizione”, offertami dall’esperienza del blog, va la mia riconoscenza.
Nel tempo trascorso però mi sono anche reso conto che gli spazi virtuali sono privi di un “ricevente” della comunicazione chiaramente identificato: non c’è un pubblico visibile; non c’è un interlocutore di cui riesco a cogliere i segnali di ascolto o di distrazione.
E’ un po’ come parlare alla piazza vuota.
Da tale consapevolezza deriva  la mia latitanza degli ultimi tempi. 

La ricerca, l’ascolto di Sé attraverso le manifestazioni e le sensazioni corporee, si sono dirottate su lidi e territori di condivisione più diretta e immediata.
Allora, approdato sulle sponde di questa nuova consapevolezza, affido come naufrago questo messaggio augurale di inizio d’anno (nella bottiglia) ai flutti (altrettanto virtuali) della Rete, sperando che da qualche parte qualcun altro, arroccato sullo scoglio di quella che sente essere la propria consapevolezza, possa coglierne gli echi.

Buon anno a tutti!!

Che il 2013 ti restituisca la capacità di stupirti, la curiosità e la possibilità di entusiasmarti!

Stupirsi vuol dire vedere riflessa nei passi saltellanti di un passero, intorno ai resti di colazione di un bar del centro, la completa espressione dell’esistenza;
Stupirsi vuol dire restare a guardare la luna in una notte di plenilunio; notare il suo moto (apparente) nel corso della notte, e sentire che tu sei parte imprescindibile di quel movimento universale;
Stupirsi è sottrarsi al turbinio dei pensieri lasciando essere il tuo respiro.

Buon stupore a tutti.
Perché è questo stupore che a poco a poco ci restituisce una dimensione sacra di senso della vita.
Tutti gli eventi (oggettivi) che ci accadono ricevono una lettura di senso dalla nostra identità.
Questa lettura noi chiamiamo destino; il senso della nostra vita.
Siamo noi a darglielo!
Mi piace pensare che abbiamo nei confronti della nostra esistenza una responsabilità illimitata senza padronanza.
Siamo noi "responsabili" di come ci percepiamo, eppure non siamo padroni ne della determinazione del corso degli eventi ne della chiave di lettura, che ci è fornita come unica e non sostituibile dal nostro vissuto.
La consapevolezza di ciò alleggerisce la pesantezza del nostro viaggio.
La risposta a tale consapevolezza dell’intelletto non è: come ottengo allora la padronanza? Ma è, invece, come riesco a stare a galla sul flusso della corrente.
Che la vita vi sia lieve.
Buon 2013.

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