Cari Olisti e un po’ che non ci
si sente.
Accerchiati dalla canicola
provocata dai vari Caronte, Caligola, Lucifero (e chi più ne ha più ne metta)
il cervello va in stand-by… e con esso si abbassa la nostra attenzione e il
nostro livello di reattività.
Proprio in questi momenti, però,
è probabile che un qualche satori si affacci alla mente e affiori svicolando
dalle maglie del pensiero razionale.
Il mio satori - che ha preso
corpo tra i contorni fluidi che il salire del calore dalla sabbia conferire
alle cose - è stato proprio:
“ ..Siamo luce che attraversa le
realtà fenomeniche.”
Che vuol dire?
E quali le ricadute di tale
considerazioni sulla nostra esistenza quotidiana?
Che siamo luce è ormai una verità
scientifica (sebbene declamata in modo forse semplicistico e dal vago sapore
filosofico) che dimostra la natura ambivalente della materia in termini di
particelle e di onde elettromagnetiche.
Quando questa “luce” finisce il
ciclo vitale della forma in cui si era organizzata torna al Tutto che compone
l’Universo, in una visione laica della reincarnazione di derivazione orientale
o della vita eterna di matrice cristiana. (Ricordate infatti che è valido il
principio – riconosciuto dalla nostra conoscenza codificata – che “ Nulla si
crea e nulla si distrugge” ed è altrettanto vero che mondo vegetale, animale e
minerale sono costituiti, in proporzioni e modelli di aggregazione distinti,
dai medesimi elementi chimici).
Ebbene, nella forma in cui è
organizzata (la vita) questa luce attraversa le realtà fenomeniche.
Tutto è “realtà fenomenica”:
intendendo con tale espressione tutto ciò che accade e che è percepibile
dall’uomo attraverso i sensi.
In tale accezione è “realtà
fenomenica”…: la relazione con il partner; la fila al casello del rientro di
fine agosto; l’incidente in autostrada (fino ad un secondo prima, inatteso e
imprevedibile); la promozione sul lavoro; la costruzione della casa dei nostri
sogni; la distruzione della stessa casa dei nostri sogni da parte di un
cataclisma!
Come ci aiuta la consapevolezza di
essere luce che vivendo “attraversa” tutto ciò?
Certo questa consapevolezza non
nega la natura umana, non scongiura i sentimenti e le emozioni di gioia o
dolore connesse all’attraversamento.. ma ci offre una prospettiva diversa e un
contenuto di significato totalmente altro rispetto a quello di pensare che la
vita sia tutta in ciò che ci accade.
La consapevolezza di essere luce
che attraversa la realtà fenomenica ci libera dall’attaccamento ai beni
materiali e dall’attaccamento ai beni spirituali (quanti di noi sono attaccati
strenuamente a ideali di libertà individuale, di crescita e di cambiamento!?!);
relativizza il nostro vissuto, le scelte e il “peso” dei nostri sentimenti; ci
restituisce la capacità di stare con il Tutto e di sentirci espressione dell’infinito
che si declina in ogni cosa!
In una parola: ci rende liberi e leggeri!
Che la vita vi sia lieve!
Un abbraccio
Lucio