"NULLA È MENO SCIENTIFICO DI NEGARE CIÒ CHE NON SI SPIEGA...." Jean Valnet

sabato 29 ottobre 2011

Le Discipline Olistiche: in bilico tra Mito e Pregiudizio


Cari Lettori,
siate i benvenuti! Questo è il post inaugurale del mio blog.
Come anticipato nel titolo, il blog vuole proporsi come una sorta di portale divulgativo delle varie discipline olistiche. L’intento può apparire di certo pretenzioso e, per alcuni versi, poco innovativo. Non è così!
Sono io il primo a riconoscere che tanto si è scritto e detto intorno a questo universo composito; personalmente, non ritengo neanche significativo tratteggiare considerazioni generali (che finirebbero per essere soltanto generiche!) valide indifferentemente per tutte le discipline ricomprese sotto la medesima etichetta.

Lo scopo vuole essere, invece, quello di promuovere uno spazio di discussione collettiva con un invito esplicito a tutti coloro che a vario titolo si occupano di rimedi, terapie e “visioni” alternative.
Sarete voi che – attraverso i temi che vorrete propormi espressamente di volta in volta e mediante i commenti ai post pubblicati su mia iniziativa – costituirete il motore fecondo del sito.
E’ questo il senso dell’allusione al blog come “bottega medievale”.

E’ mia intenzione mantenere costante nella trattazione degli argomenti affrontati un leit-motif: aiutare la diffusione della conoscenza di questo comparto debellando due possibili insidie,  quelle che nel titolo ho denominato “la deriva New age” e “lo scetticismo di una sottocultura scientifica di massa”.

Nel definirle non voglio mancare di rispetto a posizioni di pensiero diverse dalla mia; intendo solo affermare che oggi le discipline olistiche - come discipline complementari agli approcci terapeutici occidentali - non vengono osteggiate apertamente dal clinico o dallo scienziato conclamato dalla cultura dominante (sebbene questi, spesso a torto, ritenga di avere cose più serie a cui pensare). Talvolta anzi recenti acquisizioni scientifiche, nel campo dell’astronomia, della fisica quantistica e della biologia molecolare, sembrano avallare alcuni saperi trasmessi in seno a culture orientali e ricondurne la “dimostrabilità” nell’alveo del pensiero occidentale.

I veri detrattori che lavorano costantemente e sinergicamente a detrimento della diffusione dei c.d. “rimedi olistici” sono invece i due aspetti che ho individuato e che costituiscono
Le due facce della stessa medaglia chiamata  “pressapochismo” concettuale.

Vediamoli più in dettaglio:
la deriva New age si verifica quando ci si fa interpreti di saperi complessi, antichi e articolati in un modo spesso grossolano e didascalico.
Gli scaffali delle librerie sono ormai traboccanti di una nutrita (e spesso ridondantemente “replicata”) letteratura in proposito.
Proprio alcuni giorni fa mi sono imbattuto in un testo sui chakra in cui si descriveva - con dovizia di particolari e annessi schemi disegnati - il diverso significato diagnostico dei vari movimenti del pendolino utilizzabile nella lettura dei chakra.
Personalmente ritengo che la lettura dei chakra con il pendolo possa fornire preziose indicazioni sullo stato energetico di una persona: il pendolo, infatti, compendia l’incontro delle “capacità radianti” del soggetto esaminato (in termini di campo elettromagnetico e gravitazionale) con quelle “riceventi” del soggetto che utilizza il pendolo.
Questo nel suo empirismo è “scientifico”.
Altro è asserire con grottesca perentorietà che se il pendolo fa tre giri a sinistra significa X mentre se ne fa 4 vuol dire Y;
lo scetticismo di una sottocultura scientifica di massa è il rovescio della stessa medaglia, o se vogliamo “il complemento ad 1”, del primo aspetto.
Esso si verifica in tutti in casi in cui non addetti ai lavori, sulla base di una presunta cultura scientifica (spesso da scuola media inferiore,  che magari ignora tutti gli sviluppi della conoscenza scientifica dal post Einstein in poi..),  bollano tutti gli argomenti di cui dibattiamo come pregiudizi in cui…”non credono”.

Per debellare questi due nemici dobbiamo riscoprire con meticolosità scientifica i sistemi di pensiero e di conoscenza arcaica e complessa in cui affondano le loro radici i saperi olistici.
Si tratta, talvolta, di conoscenze sviluppatesi nell’ambito della nostra cultura dominante occidentale e poi nel prosieguo abbandonate (come nel caso dell’Aromaterapia, le cui origini si perdono nella notte dei tempi,  che ha trovato poi una sua sistematizzazione scientifica in seno al mondo accademico francese all’ inizio del XX secolo); o piuttosto di conoscenze che trovano le loro coordinate culturali in sistemi di pensiero diversi, quali  quelli orientali.

La sfida sarà di volta in volta tentare un approccio sincretico – senza violare o mischiare indebitamente i diversi principi cardine dei vari sistemi culturali di riferimento – tra le varie forme di conoscenza rimettendo al centro l’Uomo, quale complesso sistema integrato fino all’inimmaginabile con tutto ciò che esiste.

Confido nel vostro entusiasmo e nei vostri appassionati feed back!!
Lucio Hush