Ripartire dal corpo.
Tempo di estate, di vacanze…maggiori
occasioni per dedicare del tempo a noi stessi, ai nostri hobby – magari all’aria
aperta: in mare; in montagna…. a contatto con la natura – maggiori possibilità
di ricontattarci e di ristabilire un ordine di priorità esistenziali che, troppo
spesso, la quotidianità convulsa del nostro andare nel mondo scombina, in modo
caotico e destabilizzante.
In tutto ciò, in questa ricerca
di centratura, gran parte di noi riparte dalla lettura (di libri che magari non
è riuscito a leggere durante i mesi lavorativi) e dalle riflessioni e
speculazioni che la lettura inevitabilmente induce.
C’è qualcosa di sbagliato? Assolutamente
no… siamo animali pensanti; il nostro pensiero non è solo al servizio dell’azione
ma è anche deputato alla “cognitivizzazione simbolica” frutto dell’evoluzione
della nostra specie.
Tutto ciò però può celare un
insidia: In questo modo, infatti, diamo in pasto alla mente pensante altro
materiale su cui fare elucubrazioni, che magari facciano sistema con il nostro
insieme di valori, di rappresentazioni e di costrutti. In una parola, facciano
sistema con il nostro personale prodotto delle funzioni dell’Io.
E dove sta in tutto ciò il nostro
respiro? La consapevolezza del nostro battito cardiaco? E di quali parti del
nostro corpo stanno poggiandosi dove, in questo momento??
Allora… ripartiamo dal corpo!!
Il corpo non mente: ci dice dove siamo in questo preciso momento
che è il presente - l’unico tempo di istantanea realtà. Il corpo ci dice come ci sentiamo in questo momento,
senza bisogno di ricorrere ad una simbolizzazione dell’esperienza che risulti
coerente con la nostra idea di noi. Arrediamoci al corpo, lasciamolo parlare la
sua lingua senza tentare di interpolare, senza cedere alla lusinga di voler
capire, inferire e interpretare.
Non c’è niente da raggiungere;
nessun eden perduto da recuperare. Dietro alla sacrosanta istanza di recupero
spesso si cela una smania, un grimaldello mentale che non ci consente di
mollare…Possiamo semplicemente essere!
Restiamo in ascolta dell’unico
sistema percettivo – meraviglioso, unico e complesso - che abbiamo: il corpo.
E, allora, ovunque tu sia,
comunque tu stia…buona perlustrazione di questo fantastico (spesso inesplorato)
territorio.
Buona estate a tutti.
Lucio.
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